14-09-06, pag. 35, Provincia

 
 
 
«Le Tegnùe meritano una tutela speciale»

 


 
 
 
 

 

 

CHIOGGIA. «Ben venga la tutela delle aree di interesse biologico marino, ma distinguendo le Tegnùe di Chioggia, dalle «tresse» di Caorle e dai «sassi» di Cavallino». Su questa posizione si è espresso l’assessore all’ambiente, Giorgio Varisco, invitato alla riunione della IV Commissione permanente regionale, impegnata a discutere la proposta di legge 31, relativa ad interventi per la tutela, promozione e sviluppo della zona costiera del Veneto e per la creazione di zone a tutela biologica marina.  «E’ una legge che accogliamo con favore - spiega Varisco - ma va precisato che la denominazione di “Tegnùe” per ragioni storiche, ambientali e di superficie va riferita solo alle infiorescenze rocciose al largo di Chioggia. Le “tresse” di Caorle e i sassi di Cavallino possono comunque essere aree di interesse marino, ma vanno distinte dalle Tegnùe».  A tal proposito l’assessore ha chiesto alla commissione di prevedere all’interno della «Consulta del mare», organo previsto dall’articolo 3 della legge 31, di istituire due enti gestori, e non uno come previsto all’articolo 8: uno per l’area marina di Caorle e uno per le Tegnùe di Chioggia.  Il tavolo di confronto tra Regione, amministrazioni locali e associazioni ambientalistiche continuerà i lavori nelle prossime settimane con ulteriori audizioni delle parti interessate. (e.b.a.)  

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